martedì 29 gennaio 2008

Bozza Statuto PARTITO DEMOCRATICO DELLA SICILIA

Articolo …

(Principi)

1. E' costituito Il Partito Democratico Siciliano, soggetto dotato di autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria, all'interno della struttura federale del Partito Democratico.

2. Il Partito Democratico Siciliano è composto dall’Unione Regionale Siciliana, dalle Unioni Provinciali, dalle Unioni Metropolitane, dai Circoli Territoriali di Base e dalle Associazioni che si confederano.

3. Il Partito Democratico Siciliano assume come propria peculiare missione la crescita e lo sviluppo solidale della Regione Siciliana e delle sue comunità, promuovendo la cultura della legalità e il sostegno alla lotta alla mafia nel quadro di una rinnovata questione meridionale e nel rispetto del principio di sussidiarietà e riconoscendo il valore della differenza e assicurando la piena democrazia paritaria fra uomini e donne nella società, nella politica e nella professione.

4. Il Partito Democratico della Sicilia si riconosce pienamente nel sistema dei valori contenuti nel “Manifesto dei Valori” che, allegato al presente Statuto, ne costituisce parte integrante.

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1 commento:

360 Palermo ha detto...

SVOLTA DEMOCRATICA
Palermo si è costituito un gruppo regionale APERTO che si propone di rilanciare il METODO e i CONTENUTI DEMOCRATICI nella vita politica del Pd e nella società.
DEMOCRAZIA = CONFRONTO - RISPETTO DELLE REGOLE – PARTECIPAZIONE – CONDIVISIONE
Il PD è nato come risposta alla lunga crisi della politica e della società italiana individuando nella partecipazione dei cittadini e nella condivisione delle scelte gli strumenti decisivi e distintivi della società e del partito che si propone di governarla.
Democrazia è in primo luogo CONFRONTO nel rispetto delle REGOLE, QUALE CONDIZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN FUTURO GIUSTO, FONDATA SU UNA SOCIETÀ DI UOMINI LIBERI, CHE SAPPIANO PENSARE PER SÉ E SOPRATTUTTO PER CHI VERRÀ.
Dopo più di un anno dalla costituzione del PD, si è sempre più aperto il divario tra quelli che erano gli obiettivi che il PD intendeva raggiungere e quelli che sono invece i meccanismi interni al partito che lo hanno congestionato e paralizzato in modo da fargli perdere consensi e credibilità.
La drammatica ondata di crisi economica, che si sta abbattendo anche sull’Italia e la Sicilia, rende urgente stabilire nuove regole che permettano di ridare futuro alle giovani generazioni, di tagliare lacci e lacciuoli che impediscono lo sviluppo del Paese, bloccano il ricambio generazionale, falsano il mercato penalizzando la qualità, e negano l’affermazione dei migliori talenti e delle migliori creatività.
La crisi richiede che si metta in campo ogni risorsa utile con generosità per costruire un partito che:
- Non sia in mano a pochi oligarchi che decidono tutto senza il necessario confronto per dare significato allo suo stesso essere democratico
- Valorizzi il ruolo dei cittadini come protagonisti delle scelte politiche e sociali;
- Esalti la partecipazione come il cuore strategico del partito e strumento decisivo nel modello di società che si propone al Paese.
Non è tollerabile che il partito sia in mano a pochi che decidono tutto, trascurando quelle che sono le regole fondamentali per un partito che della democrazia non voglia portarne solamente il nome.
Coinvolgere i cittadini è la missione del Partito Democratico affidandogli il ruolo di protagonisti nella vita politica e sociale, in grado di discutere e decidere su ciò che li riguarda senza essere confinati al ruolo di semplici elettori o di consumatori.
Perché il Partito Democratico diventi davvero un “partito dei cittadini”, credibile e capace di guadagnarsi i più ampi consensi è necessario che diventi trasparente e aperto al massimo della partecipazione.
Il gruppo si rivolge a quanti hanno a cuore la questione della democrazia e delle regole e pensano che senza una “SVOLTA DEMOCRATICA” per il PD non ci sia futuro e propone:
1) la non eleggibilità a qualsiasi carica di partito senza alcuna deroga di persone condannate per reati penali ed in particolare quelli contro la Pubblica Amministrazione.
2) La non eleggibilità oltre i due mandati per le cariche elettive e di partito.
3) Non un congresso di due giorni ( già preconfezionato) ma l’avvio immediato di una CAMPAGNA DI CONGRESSI che per almeno 3 mesi coinvolga iscritti, militanti, elettori e cittadini, individuando le risorse economiche per garantire il massimo di pubblicità e di partecipazione civica alla discussione sul Pd e nel Pd. Perché il Pd è prima di tutto un partito “dei cittadini”. Congressi che dovranno portare alla elezione di un nuovo gruppo dirigente sulla base del confronto politico sulle cose da fare, abolendo ogni e qualunque forma di “appartenza” e “sensibilità” storiche che hanno paralizzato e rischiano di soffocare la dialettica democratica e lo stesso Partito.
4) verificare e affrontare tutti i CONFLITTI DI INTERESSE che a vario modo possono coinvolgere esponenti ed eletti del Pd.
5) Che il TESSERAMENTO al Partito non abbia altra scadenza che quella annuale. Ogni altra scadenza , per esempio quella che vorrebbe bloccarlo in vista di congressi, suonerebbe come un tentativo di precondizionare le dialettica politica, di precostituire rapporti di forza sulla base di antistoriche e pregiudiziali “appartenenze” anziché sui programmi e i contenuti delle proposte politiche.
6) Che il BILANCIO ECONOMICO del PD del a tutti i livelli, territoriali e federali, sia totalmente TRASPARENTE e visionabile da qualsiasi membro del partito. Sia in fase di previsione che esecutiva.
7) Che ai CIRCOLI vada riconosciuta la loro centralità nella vita del partito e siano messi in grado concretamente di esercitare la loro azione politica sul territorio dotandoli di sedi e di mezzi.
8) Che ogni scelta politica che riguardi le linee strategiche del PD, sul territorio o nelle assemblee elettive, siano sempre sottoposte al vaglio di militanti, simpatizzanti ed elettori, attraverso CONSULTAZIONI, CONFRONTI e VOTAZIONI.
9) Che i CRITERI DI SCELTA che riguardano nomine, decisioni organizzative e iniziative politiche siano sempre resi trasparenti e preventivamente illustrati nel sito del PD in modo da permettere a chiunque di dare il proprio contributo per garantire il massimo di CONDIVISIONE e PARTECIPAZIONE.
10) Che vada fatta una scelta netta contro il clientelismo e il metodo della cooptazione a favore della MERITOCRAZIA e che tutte le cariche negli esecutivi e nelle direzioni siano proposte in base all’effettiva esperienza delle persone e che i curricula vitae, siano resi pubblici sul sito del PD.