giovedì 17 gennaio 2008

Statuto Pd Sicilia

Carissimi Amici

in quanto componente della Commissione che sta elaborando lo STATUTO del PD regionale, nell'ottica di una partecipazione attiva alla vita del Partito Democratico aperta a tutti, vi invita a proporre eventuali contributi da inserire nella bozza che si sta elaborando.

Via allego dunque due documenti, estremamente sintetici per aggiornarvi sullo stato dell’arte in materia. Uno è lo schema del dibattito ad oggi e l’altro invece contiene qualche mia schematica riflessione.

ho evitato di scendere nel dettaglio, di inserirvi il dibattito sullo statuto nazionale, sul quale mi sono documentata, perché si sta facendo troppo ricco e complesso, così come evito di soffermarmi su passaggi tecnici (cariche, adesioni, elezioni) perché voglio prima avere i vostri contributi e sentire domani le varie proposte.

per quel che mi riguarda sono contraria ai tesseramenti che in passato hanno provocato la presenza di pacchetti interi di “inesistenti”.

Domani è convocata una riunione della commissione dove si presenterà una primo bozza da discutere, integrare , variare a seconda dei nostri contributi.

un caro saluto

Mila Spicola

Statuto Pd Schema
Statuto Pd Schema + Proposte

4 commenti:

Unknown ha detto...

Sto proponendo a livello locale di articolare il Partito secondo queste coordinate:

A) Il carattere della cittadinanza politica in seno al Partito dovrà essere basato sul principio della partecipazione attiva e non della classica adesione ideologica;

B) La tessera dovrà attestare la partecipazione alle attività del Partito e dovrà essere collegata alla iscrizione all’ufficio elettorale del partito cittadino che dovrà gestire le primarie. Il tesseramento potrà essere di due tipi: tesseramento attivo e tesseramento indipendente (quest’ultimo per rendere davvero aperto il Partito alla cittadinanza);

C) Non dovrà esistere alcun coordinamento cittadino, ma ci sarà semplicemente un’assemblea cittadina a cui possono partecipare anche cittadini che si siano tesserati come indipendenti;

D) Chi riveste cariche istituzionali (Consigliere Comunale, Assessore o Sindaco) non può partecipare all’attività di Partito. Chi ha cariche istituzionali deve destinare tutto il suo tempo per esercitare appieno e con coscienza il mandato di consigliere, assessore e sindaco;

E) Lo strumento delle primarie deve diventare lo strumento principale della dialettica interna al Partito;

F) All’inizio di ogni anno ci sarà l’aggiornamento delle liste elettorali che possono prevedere la presenza di Indipendenti (leggere sopra). Quelli che si iscrivono alle liste elettorali possono partecipare all’elettorato attivo e passivo in relazione alle primarie. Chi si vuole candidare alle cariche interne ed esterne del Partito dovrà semplicemente avanzare la propria candidatura senza dover raccogliere le firme per presentare la sua candidatura. Infatti, il rischio sarebbe di creare un rapporto di affiliazione personalistica fra che raccoglie le firme per presentarsi alle primarie e chi firma per appoggiare la candidatura alle primarie. Ricreando di fatto il meccanismo delle correnti che devono essere del tutto escluse;

G) Il coordinatore cittadino sarà coadiuvato dall’assemblea cittadina;

H) L’assemblea cittadina può decidere di costituire gruppi tematici in base alla situazione operativa del Partito e alla realtà cittadina;

I) La sezione sarà aperta alle necessità della città in base al principio della partecipazione attiva;

J) Uniche cariche ammesse, oltre a quella del coordinatore cittadino, saranno quelle di responsabile dell’ufficio elettorale cittadino e del tesoriere. Anche qui sarà utilizzato il metodo delle Primarie, mentre la loro elezione sarà concomitante a quella del coordinatore cittadino.

Un modello di Partito che ha queste caratteristiche può essere realmente utile in quanto:

* Evita il controllo delle tessere;

* Impedisce la sedimentazione di oligarchie interne;

* Non consente che le decisioni siano prese da poche persone;

* Realizza un controllo diffuso sull’operatività del Partito.

Dr. Emanuele Gentile

Anonimo ha detto...

Le primarie dei giovani democratici...... che truffa!!!!!!!!!!!



Il comitato promotore provinciale (CPP) di agrigento autonominatosi e composto da:

Luca Lombardo,Salvatore Graziano,Simona Melani,Nella Scilabra,Elena Monteleone candidati nella medesime elezioni (Elena Monteleone aveva candidata la sorella); non tenendo conto del verbale ufficiale si è permesso di aprire le buste conteneti le schede votate in una riunione svoltasi all'interno della federezione provinciale del Pd convocata senza preavviso e, senza darci la possibilità di intervenire e rifiutandosi di firmare un documento contenente il mumero delle schede consegnate da noi ai nostri "avversari" e controllori. Dopo questo accurato controllo sono arrivati alla conclusione che c'erano delle irregolarità nel seggio di Ribera dove hanno votato,Grazie al lavoro dei due candidati e di alcuni compagni, 480 giovani.

Il CPP ha proposto ricorso davanti al Colleggio di Garanzia composto da: Giuseppe Cicala; Giacomo D'Arrigo e Giuseppe Failla, il quale colleggio, dopo due mesi e la proclamazione ufficale degli eletti già avvenuta, ha annulato il seggio di Ribera con la seguente motivazione: " il dato comunicato telefonicamente(da un cadidato è non dal presidente del seggio) la notte tra il 21 e 22 novembre è diverso da quello dei verbali ufficiali"; giova ricordare che con il dato dei Verbali Ufficiali i candidati riberesi sia all'assemblea regionale che a quella nazionale sarebbero stati eletti.

Queste azioni poco democratiche fatte da GIOVANI SICILIANI ci fa pensare e riflettere... in questo modo vengono "eliminati" due giovani che sono stati eletti democraticamente, due giovani che non hanno e non vogliono avere padroni e che solo e soltanto grazie agli amici e al loro lavoro senza chiedere niente ha nessuno sono riusciti a raggiungere quel risultato.

Queste decisioni sono state prese solo ed esclusivamente a livello politico, i candidati di Ribera non potevano, o meglio, non dovevano essere eletti perchè all' interno del PD non si può essere eletti senza il benestare dell'onorevole di turno che, al momento giusto, chiederà di ricambiare il favore.

Quello che fa più rabbia sono gli atteggiamenti e i discorsi dei dirigenti provinciali, regionali e nazionali che si riempiono la bocca di belle parole indicando i partiti di centrodestra come causa del sistema clientelare della politica. In realtà all'interno del PD è uguale, anzi peggio, perchè si cerca di nascondere tutto. Quando si deve decidere si fanno le primarie (truccate); quando si deve controllare lo si fa con i vari organismi di garanzia (venduti) , questi ultimi vengono composti per nomina sempre dagli stessi onorevoli che devono a tutti i costi avere sempre il controllo su tutto e se per una volta "la ruota gira" a chi non fa il loro gioco allora, come si dice in america ,"scommesse annullate" (nel nostro caso seggio annullato).

Bene, se questo è il modo di svecchiare la politica vuol dire che noi non abbiaco capito proprio niente.

E' UN PARTITO NATO VECCHIO!!!

Ci scusiamo con Tutte le persone che ci hanno votato, perchè abbiamo rubato 5 minuti del loro tempo...
All'interno del PD a decidere non è la volontà degli elettori, anche se giovani, ma bensì la volontà di quei vecchi baroni che possiamo chiamare BOSS!!
SCUSATE NON LO SAPEVAMO........

I GIOVANI DEMOCRATICI DI RIBERA

360 Palermo ha detto...

SVOLTA DEMOCRATICA
a Palermo si è costituito un gruppo regionale APERTO che si propone di rilanciare il METODO e i CONTENUTI DEMOCRATICI nella vita politica del Pd e nella società.
DEMOCRAZIA = CONFRONTO - RISPETTO DELLE REGOLE – PARTECIPAZIONE – CONDIVISIONE
Il PD è nato come risposta alla lunga crisi della politica e della società italiana individuando nella partecipazione dei cittadini e nella condivisione delle scelte gli strumenti decisivi e distintivi della società e del partito che si propone di governarla.
Democrazia è in primo luogo CONFRONTO nel rispetto delle REGOLE, QUALE CONDIZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN FUTURO GIUSTO, FONDATA SU UNA SOCIETÀ DI UOMINI LIBERI, CHE SAPPIANO PENSARE PER SÉ E SOPRATTUTTO PER CHI VERRÀ.
Dopo più di un anno dalla costituzione del PD, si è sempre più aperto il divario tra quelli che erano gli obiettivi che il PD intendeva raggiungere e quelli che sono invece i meccanismi interni al partito che lo hanno congestionato e paralizzato in modo da fargli perdere consensi e credibilità.
La drammatica ondata di crisi economica, che si sta abbattendo anche sull’Italia e la Sicilia, rende urgente stabilire nuove regole che permettano di ridare futuro alle giovani generazioni, di tagliare lacci e lacciuoli che impediscono lo sviluppo del Paese, bloccano il ricambio generazionale, falsano il mercato penalizzando la qualità, e negano l’affermazione dei migliori talenti e delle migliori creatività.
La crisi richiede che si metta in campo ogni risorsa utile con generosità per costruire un partito che:
- Non sia in mano a pochi oligarchi che decidono tutto senza il necessario confronto per dare significato allo suo stesso essere democratico
- Valorizzi il ruolo dei cittadini come protagonisti delle scelte politiche e sociali;
- Esalti la partecipazione come il cuore strategico del partito e strumento decisivo nel modello di società che si propone al Paese.
Non è tollerabile che il partito sia in mano a pochi che decidono tutto, trascurando quelle che sono le regole fondamentali per un partito che della democrazia non voglia portarne solamente il nome.
Coinvolgere i cittadini è la missione del Partito Democratico affidandogli il ruolo di protagonisti nella vita politica e sociale, in grado di discutere e decidere su ciò che li riguarda senza essere confinati al ruolo di semplici elettori o di consumatori.
Perché il Partito Democratico diventi davvero un “partito dei cittadini”, credibile e capace di guadagnarsi i più ampi consensi è necessario che diventi trasparente e aperto al massimo della partecipazione.
Il gruppo si rivolge a quanti hanno a cuore la questione della democrazia e delle regole e pensano che senza una “SVOLTA DEMOCRATICA” per il PD non ci sia futuro e propone:
1) la non eleggibilità a qualsiasi carica di partito senza alcuna deroga di persone condannate per reati penali ed in particolare quelli contro la Pubblica Amministrazione.
2) La non eleggibilità oltre i due mandati per le cariche elettive e di partito.
3) Non un congresso di due giorni ( già preconfezionato) ma l’avvio immediato di una CAMPAGNA DI CONGRESSI che per almeno 3 mesi coinvolga iscritti, militanti, elettori e cittadini, individuando le risorse economiche per garantire il massimo di pubblicità e di partecipazione civica alla discussione sul Pd e nel Pd. Perché il Pd è prima di tutto un partito “dei cittadini”. Congressi che dovranno portare alla elezione di un nuovo gruppo dirigente sulla base del confronto politico sulle cose da fare, abolendo ogni e qualunque forma di “appartenza” e “sensibilità” storiche che hanno paralizzato e rischiano di soffocare la dialettica democratica e lo stesso Partito.
4) verificare e affrontare tutti i CONFLITTI DI INTERESSE che a vario modo possono coinvolgere esponenti ed eletti del Pd.
5) Che il TESSERAMENTO al Partito non abbia altra scadenza che quella annuale. Ogni altra scadenza , per esempio quella che vorrebbe bloccarlo in vista di congressi, suonerebbe come un tentativo di precondizionare le dialettica politica, di precostituire rapporti di forza sulla base di antistoriche e pregiudiziali “appartenenze” anziché sui programmi e i contenuti delle proposte politiche.
6) Che il BILANCIO ECONOMICO del PD del a tutti i livelli, territoriali e federali, sia totalmente TRASPARENTE e visionabile da qualsiasi membro del partito. Sia in fase di previsione che esecutiva.
7) Che ai CIRCOLI vada riconosciuta la loro centralità nella vita del partito e siano messi in grado concretamente di esercitare la loro azione politica sul territorio dotandoli di sedi e di mezzi.
8) Che ogni scelta politica che riguardi le linee strategiche del PD, sul territorio o nelle assemblee elettive, siano sempre sottoposte al vaglio di militanti, simpatizzanti ed elettori, attraverso CONSULTAZIONI, CONFRONTI e VOTAZIONI.
9) Che i CRITERI DI SCELTA che riguardano nomine, decisioni organizzative e iniziative politiche siano sempre resi trasparenti e preventivamente illustrati nel sito del PD in modo da permettere a chiunque di dare il proprio contributo per garantire il massimo di CONDIVISIONE e PARTECIPAZIONE.
10) Che vada fatta una scelta netta contro il clientelismo e il metodo della cooptazione a favore della MERITOCRAZIA e che tutte le cariche negli esecutivi e nelle direzioni siano proposte in base all’effettiva esperienza delle persone e che i curricula vitae, siano resi pubblici sul sito del PD.

360 Palermo ha detto...

SVOLTA DEMOCRATICA
a Palermo si è costituito un gruppo regionale APERTO che si propone di rilanciare il METODO e i CONTENUTI DEMOCRATICI nella vita politica del Pd e nella società.
DEMOCRAZIA = CONFRONTO - RISPETTO DELLE REGOLE – PARTECIPAZIONE – CONDIVISIONE
Il PD è nato come risposta alla lunga crisi della politica e della società italiana individuando nella partecipazione dei cittadini e nella condivisione delle scelte gli strumenti decisivi e distintivi della società e del partito che si propone di governarla.
Democrazia è in primo luogo CONFRONTO nel rispetto delle REGOLE, QUALE CONDIZIONE PER LA COSTRUZIONE DI UN FUTURO GIUSTO, FONDATA SU UNA SOCIETÀ DI UOMINI LIBERI, CHE SAPPIANO PENSARE PER SÉ E SOPRATTUTTO PER CHI VERRÀ.
Dopo più di un anno dalla costituzione del PD, si è sempre più aperto il divario tra quelli che erano gli obiettivi che il PD intendeva raggiungere e quelli che sono invece i meccanismi interni al partito che lo hanno congestionato e paralizzato in modo da fargli perdere consensi e credibilità.
La drammatica ondata di crisi economica, che si sta abbattendo anche sull’Italia e la Sicilia, rende urgente stabilire nuove regole che permettano di ridare futuro alle giovani generazioni, di tagliare lacci e lacciuoli che impediscono lo sviluppo del Paese, bloccano il ricambio generazionale, falsano il mercato penalizzando la qualità, e negano l’affermazione dei migliori talenti e delle migliori creatività.
La crisi richiede che si metta in campo ogni risorsa utile con generosità per costruire un partito che:
- Non sia in mano a pochi oligarchi che decidono tutto senza il necessario confronto per dare significato allo suo stesso essere democratico
- Valorizzi il ruolo dei cittadini come protagonisti delle scelte politiche e sociali;
- Esalti la partecipazione come il cuore strategico del partito e strumento decisivo nel modello di società che si propone al Paese.
Non è tollerabile che il partito sia in mano a pochi che decidono tutto, trascurando quelle che sono le regole fondamentali per un partito che della democrazia non voglia portarne solamente il nome.
Coinvolgere i cittadini è la missione del Partito Democratico affidandogli il ruolo di protagonisti nella vita politica e sociale, in grado di discutere e decidere su ciò che li riguarda senza essere confinati al ruolo di semplici elettori o di consumatori.
Perché il Partito Democratico diventi davvero un “partito dei cittadini”, credibile e capace di guadagnarsi i più ampi consensi è necessario che diventi trasparente e aperto al massimo della partecipazione.
Il gruppo si rivolge a quanti hanno a cuore la questione della democrazia e delle regole e pensano che senza una “SVOLTA DEMOCRATICA” per il PD non ci sia futuro e propone:
1) la non eleggibilità a qualsiasi carica di partito senza alcuna deroga di persone condannate per reati penali ed in particolare quelli contro la Pubblica Amministrazione.
2) La non eleggibilità oltre i due mandati per le cariche elettive e di partito.
3) Non un congresso di due giorni ( già preconfezionato) ma l’avvio immediato di una CAMPAGNA DI CONGRESSI che per almeno 3 mesi coinvolga iscritti, militanti, elettori e cittadini, individuando le risorse economiche per garantire il massimo di pubblicità e di partecipazione civica alla discussione sul Pd e nel Pd. Perché il Pd è prima di tutto un partito “dei cittadini”. Congressi che dovranno portare alla elezione di un nuovo gruppo dirigente sulla base del confronto politico sulle cose da fare, abolendo ogni e qualunque forma di “appartenza” e “sensibilità” storiche che hanno paralizzato e rischiano di soffocare la dialettica democratica e lo stesso Partito.
4) verificare e affrontare tutti i CONFLITTI DI INTERESSE che a vario modo possono coinvolgere esponenti ed eletti del Pd.
5) Che il TESSERAMENTO al Partito non abbia altra scadenza che quella annuale. Ogni altra scadenza , per esempio quella che vorrebbe bloccarlo in vista di congressi, suonerebbe come un tentativo di precondizionare le dialettica politica, di precostituire rapporti di forza sulla base di antistoriche e pregiudiziali “appartenenze” anziché sui programmi e i contenuti delle proposte politiche.
6) Che il BILANCIO ECONOMICO del PD del a tutti i livelli, territoriali e federali, sia totalmente TRASPARENTE e visionabile da qualsiasi membro del partito. Sia in fase di previsione che esecutiva.
7) Che ai CIRCOLI vada riconosciuta la loro centralità nella vita del partito e siano messi in grado concretamente di esercitare la loro azione politica sul territorio dotandoli di sedi e di mezzi.
8) Che ogni scelta politica che riguardi le linee strategiche del PD, sul territorio o nelle assemblee elettive, siano sempre sottoposte al vaglio di militanti, simpatizzanti ed elettori, attraverso CONSULTAZIONI, CONFRONTI e VOTAZIONI.
9) Che i CRITERI DI SCELTA che riguardano nomine, decisioni organizzative e iniziative politiche siano sempre resi trasparenti e preventivamente illustrati nel sito del PD in modo da permettere a chiunque di dare il proprio contributo per garantire il massimo di CONDIVISIONE e PARTECIPAZIONE.
10) Che vada fatta una scelta netta contro il clientelismo e il metodo della cooptazione a favore della MERITOCRAZIA e che tutte le cariche negli esecutivi e nelle direzioni siano proposte in base all’effettiva esperienza delle persone e che i curricula vitae, siano resi pubblici sul sito del PD.